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L’orecchio dell’analista e l’occhio del critico
La nascita della intersoggettività
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Recensione di Ippolito Bonanno |
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Va subito detto, per dissipare dubbi nel lettore, che questo lavoro affronta la “nascita Nasciamo veramente autistici? La nostra identità personale precede la capacità di relazioni intersoggettive? Il linguaggio umano può essere ridotto al suo aspetto sintattico trascurandone la sua essenza dialogica? Nell’essere umano c’è qualcosa di qualitativamente speciale nella sua capacità di rappresentazione dell’altro o si tratta solo di una conseguenza del suo sviluppo intellettivo quantitativamente superiore rispetto a tutti gli animali? Per la prima volta forse la ricerca neurologica con la sua metodologia inevitabilmente riduzionista e la ricchezza dell’esperienza dell’incontro su cui si basano le osservazioni psicoanalitiche possono incontrarsi su un terreno fecondo. La “rivoluzione” intersoggettiva, vede i suoi probabili precursori in Melanie Klein col concetto di identificazione proiettiva e Donald Winnicott con la sua celebre frase: “il bambino che guarda la madre e vede sé stesso nei suoi occhi”, ed anche naturalmente nella psicologia del Sé di Einz Kohut, ma un forte richiamo ai temi dell’intersoggettività lo troviamo soprattutto nel filosofo Martin Buber col suo libro “L’Io e il Tu”. Roma 20/1/2017 |
Adulti e bambini tra passione e tenerezza
“Il sabato al Laboratorio”
presso il Laboratorio Psicoanalitico San Lorenzo
10 giugno 2017 ore 10.00-12.00
“Adulti e bambini tra passione e tenerezza”
condotta dalle dottoresse Fiorella Mirabile e Franca Paradisi
Ingresso libero
Via dei Marrucini, 10, 00185 – Roma, 06 4460380
Bambini e genitori … crescere insieme
“Il sabato al Laboratorio”
presso il Laboratorio Psicoanalitico San Lorenzo
27 maggio 2017 ore 10.00-12.00
“Bambini e genitori … crescere insieme”
condotta dalle dottoresse Laura Delle Site e Fiorella Mirabile
Ingresso libero
Via dei Marrucini, 10, 00185 – Roma, 06 4460380
Frammenti di un discorso
“Il sabato al Laboratorio”
presso il Laboratorio Psicoanalitico San Lorenzo
13 maggio 2017
ore 10.00-12.00
“Frammenti di un discorso su “Lutto e melanconia”
condotta dalla dott.ssa Maria Novella Sorge
Ingresso libero
Via dei Marrucini, 10, 00185 – Roma, 06 4460380
Essere o non Essere
Esplorare ed esplorarsi giocando
“ All’interno della strana sala da ballo che è il mondo qualcuno vuole parlare di emozioni mettendo in “scena” personaggi, luoghi e tempi senza far appello ad un repertorio pre-confezionato di ricette o di trucchi del mestiere.
Il teatro è uno spazio dove ordine e libertà trovano misteriosamente il loro equilibrio, una zona protetta ma libera dalle abitudini, dai “movimenti” stereotipati del quotidiano modo di vivere. Il teatro può esistere senza cerone, senza costumi e scenografie decorative ma non può esistere senza l’ “incontro”
Essere attore [dal lat. actor -oris, der. di agĕre «agire»] su un palcoscenico come nella vita significa incontrare. Imbattersi in una storia (ad esempio il testo), in un altro attore, nel regista, nel pubblico ed insieme ed infine in se stesso. Il teatro è una cornice dove è possibile accogliere intense esperienze emotive, sentirle, esplorarle e costruire nuove modalità di percepire, pensare, muoversi ed interagire
È il luogo del “gioco”. Un luogo a metà strada tra l’intimità nascosta dell’individuo, i suoi sogni, i suoi desideri, le sue emozioni e la realtà esterna. Un’area intermedia di esperienza in cui realtà e fantasia si mescolano ma non perdono mai del tutto i loro confini, dove è possibile risvegliare l’entusiasmo, quello del bambino che siamo stati, la sua libertà di immaginazione e la fede profonda nella realtà della propria fantasia
Il teatro che realizza il bambino è il teatro del “tempo necessario” in un mondo che va di fretta, è il sottotesto per emozioni ed azioni che respirano, che hanno il tempo di scorrere nel tempo, che non vengono “gettate” ma “vissute”. La riflessione sulle esperienze emozionali, simbolicamente percorse e trasformate, diventa un bagaglio personale e rappresenta un punto di arrivo e di partenza per una vita autenticamente e creativamente vissuta
OBIETTIVO DEL LABORATORIO
L’obiettivo del laboratorio non è imparare a recitare, ma darsi la possibilità di conoscersi e di essere autenticamente se stessi
In questa prospettiva, all’interno dei sei incontri, la costruzione di una realtà drammatica diventa un luogo di scambio nel quale sperimentare ruoli, relazioni, pensieri, emozioni, nella cornice protettiva del “gioco teatrale”.
E’ una dimensione magica perché extra-quotidiana, uno spazio in cui realtà e creatività si integrano e si “con-fondono”, proprio come nelle prime fasi dell’infanzia, in una dimensione in cui tutto è possibile
Il gioco, la messa in scena, l’azione permettono l’avvio di un processo di trasformazione e di maggior “padronanza” del mondo esterno e del mondo interno
Il gioco dell’improvvisazione stimola l’area dell’immaginazione e della creatività, processo che genera di per sé un senso di libertà in cui è possibile sperimentare allo stesso tempo un contatto nutriente con sé e con il gruppo, una maggior consapevolezza delle proprie emozioni, ed una più chiara percezione dei propri copioni di vita e del ruolo in cui siamo costantemente incastrati
Nella parte finale di ogni incontro viene dedicato uno spazio per riorganizzare ed elaborare i vissuti personali, le difficoltà incontrate, i blocchi e le paure , ma anche per mettere in parola lo stupore e la meraviglia per aver fatto qualcosa che non avremmo mai immaginato
CONTENUTI DEL LABORATORIO
I incontro – corpi in movimento: giochi-esercizi attraverso i quali riusciremo a sciogliere le nostre rigidità corporee,mentali ed emozionali in clima di fiducia e accoglienza (camminare nello spazio, con diversi ritmi e in situazioni e modi inusuali)
II incontro – il gioco dello specchio e della scultura:
per disegnare ciò che si vede attraverso l’altro, ci permette di guardarci, di riflettere su ciò che siamo e su ciò che facciamo, i rituali volano via
III incontro – lo story telling: giocare ad essere un personaggio come un trampolino attraverso il quale è possibile conoscere ciò che è nascosto dietro la nostra maschera di ogni giorno
IV e V incontro – riscrivere il testo: il racconto del testo diventa una narrazione in movimento, qualcosa da finire e ridefinire con la propria soggettività.
Il testo scelto è “Compagnia” di Samuel Beckett, in quanto si presta a caleidoscopici livelli di lettura
VI incontro – il nodo gordiano: in questo gioco finale viene rappresentato, attraverso una metafora corporea, un elemento essenziale dell’intero laboratorio, ossia la possibilità di uscirne con la fiducia di poter dipingere il proprio quadro tramite l’incontro con “ l’altro” nella sua irriducibile alterità, ma partendo da radici comuni: quelle umane
A CHI SI RIVOLGE
Il laboratorio è aperto a chiunque abbia voglia di sperimentarsi e mettersi in gioco attraverso il linguaggio e l’espressione teatrale, a chi dedica la propria vita al teatro a chi a teatro non ci ha mai messo piede. A coloro che desiderano contattare ed esternare emozioni, acquisire e potenziare le proprie capacità espressive e relazionali ed incrementare la propria creatività.
MODALITA’ E COSTI
Il laboratorio verrà realizzato in sei incontri a cadenza settimanale della durata di 2h ciascuno.
Le attività vengono svolte in gruppi di natura eterogenea, in numero compreso tra i 3 ed i 12 partecipanti
Costo di partecipazione al laboratorio: 120€
Tutti gli incontri si terranno presso il “Laboratorio Psicoanalitico S. Lorenzo”, via dei Marrucini 10 – Roma
Autenticità e reciprocità
Presentazione del libro
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Autenticità e reciprocità. Un dialogo con Ferenczi. a cura di Luis J. Martin Cabrè Prefazione di Stefano Bolognini Luis J. Martin Cabrè e gli autori discuteranno gli argomenti trattati nel libro con Francesco Agosta e Paolo Cruciani Sabato 28 Gennaio 2017 Ore 10.00 Lo Spazio Psicoanalitico, Via della Luce 65, Roma
Autori: Cecilia Alvarez, Gabriella Amodeo, Paola Dall'Albero, Daniela Ferretti, Fernando Landolfo, Edda Marazia, Paola Marmo, Luis J. Martin Cabrè, Fiorella Mirabile, Maria Mosca, Franca Paradisi, Luisa Pellerano, Carole Beebe Tarantelli
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